Visita ortottica
QUANDO IL CRISTALLINO SI OPACIZZA E LA VISTA DI RIDUCE
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Non sempre i due occhi collaborano perfettamente tra di loro. Esistono infatti molte condizioni che impediscono il formarsi di una collaborazione o il mantenimento corretto della stessa nel tempo come lo strabismo, la differenza in miopia, astigmatismo o ipermetropia tra i due occhi. Tutti disturbi che possono causare visione affaticata, mal di testa, visione doppia occasionale e posizione anomala della testa.
La visita ortottica studia la presenza di strabismo, occhio pigro, visione doppia o disabilità della vista dovuta a un danno neurologico, e di ognuno di questi disturbi si occupa della relativa riabilitazione.
La visita ortottica è importante soprattutto nei bambini, perché una diagnosi precoce permette di curare e guarire eventuali difetti.
Ad esempio un bambino in apparenza può vedere bene e non mostrare alcun segno di problema visivo, ma avere invece un solo occhio che vede bene e l’altro “pigro”, che va trattato il prima possibile.
Nell’adulto la visita ortottica è importante nel caso di affaticamento visivo, visione doppia e cefalea.
La visita ortottica consiste in una serie di test:
- misura dell’acuità visiva in cui si identificano i difetti di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia).
- test dei movimenti oculari in cui il paziente è invitato a seguire una luce nelle 9 posizioni di sguardo.
- cover test, ovvero un test oggettivo per determinare la presenza e la quantità di uno strabismo.
- test stereoscopici che misurano l’abilità nel percepire le figure tridimensionali per determinare il grado di cooperazione dei due occhi nella visione.
- schermo di Hess-Lancaster, un test per quantificare la diplopia (visione doppia) in tutte e 9 le posizioni di sguardo. Con questo test si valutano i disallineamenti variabili orizzontali verticali e torsionali, come quelli che si verificano in seguito a una paralisi o dovuti a una causa meccanica di restringimento dello spazio intorno all’occhio.
L’ortottista può indicare al paziente esercizi ortottici da fare per stimolare i muscoli oculari.
La terapia ortottica può aiutare l’oculista nella prescrizione di occhiali prismatici che possano alleviare il disagio di alcuni strabismi.
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