Chirurgia della cataratta

VEDIAMOCI CHIARO

Nell’Intervento di cataratta il cristallino viene sostituito con un cristallino artificiale, ovvero una lente che viene impiantata nell’occhio. Questa lente rimarrà nell’occhio per tutta la vita e il risultato della vista dipenderà dalla scelta che il chirurgo avrà fatto prima dell’operazione. Le lenti inoltre possono correggere l’astigmatismo e la presbiopia o entrambi, quindi serviranno anche a evitare di indossare gli occhiali o comunque a minimizzarne l’uso.

L’operazione di cataratta con Femtolaser: precisa e indolore

Il prof. Andrea Corsi opera in media 1300 cataratte l’anno. Prima di sottoporti all’Intervento di cataratta, il professore esaminerà i tuoi occhi e stabilirà se sei il candidato ideale per la chirurgia assistita della cataratta con laser a femtosecondi: tra i molti vantaggi questa tecnica ha la capacità di incidere e rimuovere il cristallino con grande precisione e fastidi minimi.La scelta della lente intraoculare sarà fatta in base a uno studio preoperatorio accurato e in base al tuo stile di vita, per venire incontro alle tue necessità.

Le lenti intraoculari premium
Il tuo nuovo cristallino che corregge anche miopia, astigmatismo e ipermetropia

Le lenti intraoculari che si possono impiantare con l’intervento di cataratta possono essere di vari tipi e hanno il vantaggio di correggere anche difetti visivi preesistenti come miopia, astigmatismo e ipermetropia.

Sono le classiche lenti che correggono miopia o ipermetropia, e grazie alle quali è possibile mettere a fuoco solo una delle tre zone di visione (lontana, intermedia o vicina). Per le altre distanze visive serviranno degli occhiali.

Queste nuove lenti, fatte dello stesso materiale delle monofocali, sono state disegnate per dare una visione multifocale, ovvero la possibilità di vedere sia da lontano sia da vicino. Dopo l’intervento di cataratta avrai una visione eccellente sia da lontano che da vicino e l’uso di occhiali correttivi sarà limitato ad alcune situazioni particolari, come la guida notturna o la lettura con scarsa luce ambientale.

Con queste lenti alcuni pazienti possono notare la comparsa di aloni intorno alle luci: questo disturbo può essere legato al tipo di lente multifocale impiantata e tende a sparire nel tempo.

L’uso di queste lentine corregge l’astigmatismo, un difetto molto comune che dà problemi di vista sia da vicino che da lontano. Fino a pochi anni fa sarebbe stato necessario continuare a correggere l’astigmatismo con gli occhiali anche dopo la chirurgia della cataratta: oggi invece è possibile correggerlo con l’impianto di lenti toriche.

Per far ciò è necessaria una diagnosi approfondita dell’astigmatismo, basata su esami particolari come l’aberrometria, la topografia corneale e l’esame della curvatura posteriore della cornea con l’OCT del segmento anteriore: tutti esami che servono per calcolare la migliore lente correttiva.

È inoltre utile avere una particolare tecnologia in sala operatoria per orientare l’asse della lente.

Sono la combinazione delle due precedenti tipologie di lenti intraoculari – multifocali e toriche – e servono per correggere la miopia, l’ipermetropia, la presbiopia e l’astigmatismo rilevante che, se non corretto, costringerebbe all’uso degli occhiali dopo l’intervento di cataratta.

Queste lenti rappresentano in pratica la soluzione migliore per chi vuole rendersi indipendente dall’uso degli occhiali o ridurre al massimo il loro uso.

Dopo l’intervento
Cosa fare in caso di cataratta secondaria?

Abbiamo visto che durante l’Intervento di cataratta il chirurgo rimuove il cristallino dell’occhio ormai opaco per sostituirlo con una lente intraoculare. Di norma questa operazione non presenta particolari complicanze e ha un ottimo risultato; a volte però in circa 1/3 dei pazienti può capitare che dopo alcuni mesi o addirittura alcuni anni si verifichi la cosiddetta cataratta secondaria. Vediamo di cosa si tratta.

Le cause della cataratta secondaria

Durante l’Intervento di cataratta il chirurgo lascia in sede una parte del “vecchio” cristallino, la capsula posteriore, su cui viene adagiata la lente intraoculare che va a sostituire il cristallino rimosso. Questa capsula dopo mesi o anni può andare incontro a un processo di opacizzazione che determina un calo della vista.

La soluzione: la capsulotomia con laser YAG, un intervento di pochi minuti

In caso di cataratta secondaria è sufficiente un piccolo intervento di capsulotomia con laser YAG che servirà a “pulire” la capsula del cristallino: l’intervento dura solo pochi minuti e il paziente tornerà a vedere esattamente come prima.

Al paziente vengono instillate delle gocce che dilatano la pupilla, dopodiché l’oculista focalizza il raggio del laser sulla capsula posteriore del cristallino in modo da romperla e creare una piccola apertura. Il trattamento è del tutto indolore: il paziente al massimo può avvertire un po’ di fastidio per via dell’abbagliamento provocato dalla luce del laser. I tempi di recupero sono di poche ore e in genere non è necessario ripetere il trattamento.

Risolvi per sempre la cataratta con un intervento mirato

Torna a vedere bene grazie alle lenti intraoculari premium

L’intervento di cataratta è un intervento chirurgico sicuro e risolutivo. Grazie alle lenti intraoculari premium potrai correggere anche eventuali effetti visivi come miopia, presbiopia, astigmatismo e ipermetropia.

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